mercoledì 14 marzo 2018

Recensione del libro "Piedi di cerva sulle alte vette, viaggio a Dio attraverso il cantico" di Hannah Hurnard


Piedi di cerva sulle alte vette. Viaggio a Dio attraverso il cantico.

Genere: Studi di esegesi biblica
Pagine: 176
Prezzo: 9,80€
Editore: Gribaudi
Data uscita: 1982

ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO

L'INVITO A RAGGIUNGERE LE ALTE VETTE

Questa è la storia di come Timorosa riuscì a liberarsi dalla parentela dei Paurosi per seguire il Pastore sulle Alte Vette dove « l'amore perfetto annulla tutte le paure ».

Erano diversi anni che Timorosa era al servizio del Gran Pastore, le cui belle greggi erano condotte al pascolo nella Vallata dell'Umiliazione. Abitava con le amiche e compagne, Misericordia e Pace, in un piccolo casolare bianco e tranquillo nel villaggio del Tremebondo. Amava il suo lavoro e desiderava soddisfare nel miglior modo possibile il Gran Pastore ma, nonostante si sentisse soddisfatta della sua vita, era anche conscia di ciò che la intralciava nella sua attività e che le causava grande angoscia e segreta vergogna.

Anzitutto era nata storpia, con piedi deformi che la facevano zoppicare e inciampare durante i vari lavori. In più aveva la bocca storta; e questo difetto non solo ne sfigurava l'espressione del volto e ne falsava il timbro di voce ma la rendeva anche ripugnante a guardarsi. Si rendeva amaramente conto che queste deformazioni dovevano essere causa di stupore e di ostilità per tutti quelli che sapevano che lei era al servizio del Gran Pastore.

Desiderava quindi con tutto il cuore che questi difetti svanissero per diventare bella, graziosa e forte come gli altri servitori del Pastore e, soprattutto, sognava di diventare come il Gran Pastore stesso. Ma temeva che non le sarebbe timi riuscito di liberarsi dalle sue deturpazioni e di dover rimanere per sempre impedita nelle proprie attività.


Recensione

Per questo genere di libro, la trama non serve, vi ho messo l'estratto del primo capitolo per far capire meglio la struttura.
Mi è stato consigliato dal mio padre spirituale quando affrontammo il discorso della fede e delle cose negative che accadono nel corso della vita.
E' un viaggio allegorico-simbolico che ti porta a vivere anche in prima persona qualcosa di forte e molto interiore, ti apre gli occhi e il cuore.
Il tutto con pezzi del Cantico dei Cantici, utilizzato come canto del Pastore e di Timorosa oltre che dalla natura.

Timorosa, una serva del Gran Pastore, vive nella Vallata dell'umiliazione e fa parte della famiglia dei Paurosi.
E' una persona molto insicura, fatica a camminare, in viso non è bella anzi, ha alcune deformazioni.
Un giorno il Pastore le propone di andare con lui a vivere sulle Alte Vette e lei accetta, le viene piantato il seme dell'amore, seme che in realtà è una spina e una volta messo nel cuore sente dolore ma poi arriva la pace.
Per arrivare alle alte vette dovrà prima di tutto essere accompagnata da due protettrici incaricate dal Pastore che la aiuteranno in tutto il percorso, Tristezza e Sofferenza.
In tutto il viaggio si ritroverà a sperimentare l'immenso amore del Pastore, anche quando lei crede che lui la stia allontanando dalle Alte Vette invece che farla avvicinare.
Ne passerà tante, dovrà superare molti ostacoli, dovrà fare i conti con i sui parenti che cercheranno di dissuaderla per riportarla indietro, soprattutto Codardo a cui vogliono darla in sposa, poi incontrerà Orgoglio e altri parenti.

Le « Alte Vette » e i « piedi di cerva » non si riferiscono a luoghi paradisiaci dopo la morte; intendono invece essere l'esaltante esperienza dei figli di Dio quaggiù, se essi sapranno seguire il sentiero che egli sceglie per loro.

Poco a poco imparerà ad affidarsi sia alle sue compagne di viaggio sia al Gran Pastore, passerà attraverso le sponde della Solitudine, lo strapiombo dell'ingiuria, la valle della perdita e molti altri luoghi.
Per ogni passo superato creerà un altare per il Signore e da quell'altare ricaverà una piccola pietra che porterà con sè per ricordarsi di ciò che ha vissuto e dei cambiamenti avvenuti.

Ve lo consiglio anche se non è facile comprendere questo libro, penso abbia bisogno di essere letto almeno 2 o 3 volte in tempi diversi.
Con la prima lettura si ha una base, con le successive si scava più a fondo.

"Forse il Signore sceglierà tale sentiero a conforto di quei figli che si trovano nella forzata compagnia della tristezza e della sofferenza o che « camminano nella tenebra senza alcuna luce » oppure che si sentono « sballottati nella tempesta e senza soccorso ». Sarebbe loro di grande aiuto per comprendere il vero significato di quanto succede, perché le esperienze che si trovano ad affrontare sono tutte parte di quel meraviglioso processo attraverso il quale il Signore riproduce nella vita dell'uomo la stessa esperienza che fece gridare di esultanza sia Davide che Abacuc: « Il Signore Dio ha reso i miei piedi come quelli di un cerbiatto e mi ha posto sulle mie Alte Vette ".

Buona lettura!                                  Per acquistarlo 🔻
Cristina

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