mercoledì 10 giugno 2015

La fede e Medjugorie.


Buon pomeriggio,
il tema principale ultimamente riguarda la possibile decisione della Chiesa riguardo le apparizioni di Medjugorie e riguardo alla veridicità dei veggenti.
Parto dal presupposto che non sono mai stata a Medjugorie come non sono mai stata a Lourdes o a Fatima ovvero i principali luoghi delle apparizioni... vado invece spesso al Santuario di Caravaggio (in provincia di Bergamo quindi vicino casa) dove ci furono della apparizioni risalenti al 26 maggio del 1432.
Questo luogo come credo ogni luogo di pellegrinaggio anche per le apparizioni emana una pace infinita, quando vado li sto bene, mi sento in pace, mi siedo nelle panchine del prato che circondano un grande crocefisso e sto li in silenzio a meditare e pregare mentre i miei figli giracchiano per il prato... Credo sia una cosa valida anche per medjugorie come per lourdes... sono luoghi in cui ci si reca e dalle persone viene emanata realmente tanta pace che la si può respirare e ti entra dentro.
Diventano involontariamente luoghi di pace e di fede perchè quando respiri quel tipo di sensazione di pace qualcosa può scattare e diventa una cosa a catena che si trasmette da una persona all'altra.
E' normale poi che ci si lega al luogo perchè si è stati bene, quando provi certe sensazioni ci vuoi tornare e si crea un legame forte, vale anche per un posto dove andiamo in vacanza e stiamo bene, no?
La fede però allo stesso tempo non deve basarsi su quello, la fede si può rafforzare attraverso la preghiera, la Parola di Dio, i sacramenti, la Santa Messa e il Rosario.

Maria resta la nostra mamma celeste indipendentemente dalle apparizioni di medjugorie e la veridicità o meno dei veggenti non deve assolutamente intaccare la fede di chi è fermamente convinto delle apparizioni.
Quel luogo mi attira, quando vedo le immagini mi trasmettono pace e se ci sono state tante conversioni è positivo cosi come positivi sono i messaggi.
Non c'è nulla di male a crederci cosi come non c'è nulla di male nel dubitarne, affidiamoci alle decisioni della Chiesa e del Santo Padre.

Che il Signore vi benedica.

venerdì 5 giugno 2015

Amiche di penna e fede.


Buon pomeriggio,
non scrivo moltissimo a causa della mia testa a viole, alcuni pensieri di cui vi parlerò più avanti e al momento opportuno, per questo mi affido al Signore e alla sua misericordia.
Oggi vorrei parlarvi di una cosa decisamente non al passo con i tempi ma che amo molto, ovvero scrivere lettere a delle amiche di penna.
Ebbene si, nel 2015 a 30 anni ho delle amiche di penna, si carta e penna vera!! con cui mi scrivo e chiacchiero attraverso semplici lettere.
Ho iniziato questa cosa quando ero in attesa della mia prima figlia, attraverso  una rivista di mamme scrissi il mio indirizzo spiegando chi ero e cosa cercavo, ovvero mamme con cui scrivermi specificando che mi avrebbe fatto piacere trovare mamme cattoliche con cui parlare.
Dopo qualche settimana di attesa sono arrivate le prime lettere, alcune erano cattoliche altre no, una mi voleva convertire ai testimoni di geova e altre nemmeno avevano figli.
Dato che le lettere erano numerose ho fatto una certa scrematura avvenuta anche nei mesi successivi e alla fine nel corso di questi 5 anni sono rimaste 4 amiche di penna.
Per un certo periodo mi sono allontanata per vari motivi personali per poi riprendere e mantenere ottimi rapporti non solo di amicizia ma anche di fede, delle 4 rimaste una è insegnante di religione, e le altre 3 sono mamme con fede più o meno forte ma che sostengo sempre con la preghiera.
Una di loro inizialmente non la ritenevo proprio un'amica, anzi, certe volte mi irritava anche il suo modo di scrivere, sempre felice, mai un problema, sempre a ringraziare...
Con il tempo proprio questa persona involontariamente mi ha aiutata a capire che mi sbagliavo; devo sempre ringraziare il Signore per ogni cosa ed essere me stessa in tutto ci che faccio quindi esternando la fede perchè fa parte di me.
Ok, non che prima non ringraziassi il Signore ma lo facevo diversamente, non lo scrivevo mai nelle lettere o lo esternavo poco anche con chi magari non è credente, ma sbagliavo.
Questa stessa persona è stata la prima a cui ho voluto scrivere quando ho deciso di riprendere i contatti, decisamente strana la vita... credo sia tutta opera del Signore, anzi, ne sono certa.
Scrivere da il tempo di riflettere, meditare ed esternare ciò che siamo in tutta calma e tranquillità, è una cosa ben diversa dal telefonarsi o dal chattare o mandare un sms, se si hanno amiche di fede a cui scrivere, il gesto diventa spirituale, una comunione con Dio.
Tutto questo per consigliarvi di provare ad intraprendere questo percorso di amicizia attraverso carta e penna e vedrete che vi porterà tanto al cuore e allo spirito sia a voi che alla persona con cui vi scriverete.
Un abbraccio e che il Signore vi benedica e protegga.