venerdì 8 novembre 2013

E padre spirituale sia!

Buon pomeriggio,
martedi sera alle ore 20.00 avevo un incontro con il parroco del paese, tempo prima gli avevo scritto una mail dove in poche e semplici parole chiedevo il suo aiuto per quanto riguarda il mio percorso spirituale.
Tutti mi hanno sempre detto che un padre spirituale è fondamentale per un percorso di fede e solo ora ho capito che è realmente cosi!
La chiacchierata è durata all'incirca una mezz'oretta, tempo in cui ho esposto brevemente la mia "storia spirituale" i motivi per cui sono tornata alla fede e i miei "punti deboli" specificando che nonostante numerosi tentativi da parte mia di voler "camminare da sola" ho capito che avevo bisogno di un aiuto, di una guida che mi potesse aiutare in questo percorso.
Sono parecchio ostinata quindi questa ricerca di aiuto è stato un grandissimo passo avanti e che sono certa mi porterà a qualcosa di meraviglioso.
Mi ha confermato che mi seguirà lui e avremo chiacchierate ogni circa 2 settimane.
Finita la chiacchierata, mi chiede se lo accompagno in oratorio e se voglio rimanere alla riunione dei catechisti cosi inizio a conoscere la comunità, (cosa che non conosco dato che abito qui da pochi anni) dicendo che è fondamentale essere parte attiva nella comunità.
Ho accettato e mi sono ritrovata alla riunione ascoltando con piacere le decisioni per quanto riguarda la gestione delle settimane di avvento e i progetti per i bambini del catechismo..
Alla fine della riunione mi ha presentata e alla fine mi sono ritrovata ad essere nominata catechista, per ora della seconda elementare poi per imparare meglio questa carica (un grande onore) verrò affiancata alla moglie del diacono con la prima media.
Dal nulla mi sono ritrovata catapultata in tutte queste cose e devo dire che ne sono onorata e felicissima!
Nel post precedente vi ho raccontato del brutto episodio accaduto con il compagno di mia madre e quindi di conseguenza non lavoro più nel suo locale il sabato sera, e non credo affatto sia un caso dato che ora la domenica mattina dovrò fare la catechista cosa che non avrei fatto se avessi lavorato ancora li.
Nulla accade per caso e ne ho sempre di più la conferma...
Grazie Signore!!!!
Buon fine settimana e sempre uniti in Cristo.

martedì 5 novembre 2013

"Onora il padre e la madre", nei limiti.


Buon pomeriggio a tutti coloro che mi leggono,
è da un paio di giorni che penso se trattare o meno un certo tema, mooolto delicato e che comunque mi porta a fare ragionamenti a 360° quindi non sapendo cosa ne verrà fuori metterò il titolo solo alla fine.
Inizio il tutto da un comandamento "Onora il Padre e la Madre", i genitori hanno il compito di educare i figli alla fede, alla preghiera e a tutte le virtù, hanno il dovere di provvedere ai loro bisogni materiali e spirituali.
I figli devono ai genitori rispetto, riconoscenza, obbedienza e aiuto.
Credo sia logico tutto ciò e sono cose del tutto naturali e che creano un ambiente famigliare sereno e ricco di armonia.
Ma quanto questo tipo di rapporto viene meno da parte del genitore e quindi si crea un allontanamento si parla ancora di "onorare"? Si può onorare un genitore anche se non si ha un rapporto diretto?
Per mia esperienza personale direi di Si anche se con il tempo.
Mio padre non lo vedo da 1 anno e 6 mesi, ha scelto la sua nuova compagna e si è allontanato da noi, non sa che faccia abbia il mio secondo figlio, nemmeno la figlia di mio fratello, ci sentiamo per gli auguri tramite messaggio ed è finita li; ha scelto altro e non noi ma nonostante tutto lo rispetto, mi manca e per lui la porta sarà sempre aperta.
Discorso più complesso per mia madre, rapporto eccezionale, quando si è separata sono sempre stata con lei fino a 22 anni quando poi me ne sono andata di casa per avere una mia famiglia.
Questo ottimo rapporto fino a qualche giorno fa quando mentre ero al lavoro (locale del suo compagno) lui le ha detto alcune cose durante una discussione e io l'ho difesa come giusto che sia essendo sua figlia...
Dopo vari insulti subiti (e ricambiati) questa persona mi ha messo le mani addosso mettendomi al muro e poi per buttarmi fuori mi ha rigirato il braccio portandomi a camminare quasi a carponi per il dolore e me ne sono andata di corsa in macchina.
In tutto ciò mia madre se ne è rimasta seduta a guardare, ha avuto il coraggio di dirmi che avrei dovuto evitare di urlare e dargli i calci (calci dati per liberarmi dato che ero schiacciata contro il muro), ovvero sembra che me la sono cercata.
Giusto per aumentare la dose, ha detto a mio fratello che sono stata io ad iniziare dando uno schiaffo al suo compagno, cosa non vera e sarei stata una pazza dato che lui fa palestra, kickboxing e autodifesa... Sarà l'istinto ma lo sentivo che sarebbe andata cosi, già ieri stavo rivalutando mote cose cona paura che mi avesse mentito riguardo alcune cose inerenti mio padre e mia nonna, poi ieri sera la conferma con questa manomissione della versione e mi è crollato il mondo addosso.
Di conseguenza ho preferito dirle di non farsi più vedere per molto tempo, inizialmente ero infuriata per il suo comportamento, provavo quasi odio, schifo... ora è passato qualche giorno e sto cercando di metabolizzare la cosa altrimenti rischio di non vivere più anche su consiglio di mio marito e mio fratello.
Il dolore fisico c'è ancora ma non è nulla in confronto alla delusione subita , non so se il nostro rapporto tornerà come prima e nemmeno quanto tempo ci vorrà, ora non voglio nemmeno vederla perchè non riuscirei a guardarla in faccia ma nonostante tutto non la odio, provo solo tanta tristezza e pena per lei, per il suo ragionamento, per il fatto che non mi ha difesa e mentre ero in macchina tremante lei stava tranquillamente parlando con lui...
Per questo dico che anche la distanza, il non frequentarsi è comunque rispettare quel comandamento, in certe situazioni è quasi fondamentale mantenere una certa distanza per ritrovare un equilibrio e una serenità propria che porti poi a vivere in armonia e serenità anche con gli altri.
Stasera vedrò il mio padre spirituale e vedremo cosa mi consiglierà di fare anche se per ora non penso di aver preso la decisione peggiore.
Da questo dovrei riallacciarmi anche ad un altro discorso ovvero la scelta del bene e del male dopo la separazione da un coniuge portando cosi ad un discorso ancora più complesso che preferisco fare un altro giorno.
Voi cosa ne pensate?