venerdì 30 agosto 2013

Da un tweet del nostro Papa..


Buon pomeriggio,
oramai sono banale a scrivere sempre a quest'ora, ma probabilmente per me è l'ora dell'ispirazione che dovrà cambiare fra 3 settimane quando la mia bimba inizierà a pieno regime con l'asilo (la prima settimana è fino alle 11, la seconda fino alle 13 e dalla terza fino alle 16).
Volevo parlare dei genitori oggi ma dopo aver letto un tweet di Papa Francesco tramite un'amica su facebook, preferisco parlare di quello.

“L’amore di Dio non è qualcosa di vago, di generico; l’amore di Dio ha un nome e un volto: Gesù Cristo”

Frase stupenda e che ci deve mettere tanta sicurezza, quella sicurezza che deve alimentare ancor di più la nostra fede.
Alcuni pensano che ciò in cui crediamo sia solo qualcosa letto su un grande libro scritto tantissimo tempo fa da uomini, ebbene si, la nostra fede si basa su quello ma abbiamo anche la certezza che ciò che è stato scritto è reale, scritto da persone ispirate da Dio e lo è perchè Gesù si è fatto uomo, è sceso in mezzo a noi ed è morto per noi.
E' morto per noi! per salvarci! se quello non è amore allora come si può definire?
Nei momenti di sconforto alcuni arrivano a pensare che il Signore non li ama perchè soffrono, devono affrontare delle prove durissime e di certo non li biasimo, chi per esempio perde un figlio credo sia la tragedia più grossa che si possa sopportare e arrivare a pensare ciò è anche normale se si è sommersi dal dolore (non so come potrei reagire a tale cosa ed è meglio non pensarci) ma pensiamo che il Signore ci ama, ci è vicino anche in questi momenti..
In un libro sugli angeli lessi due frasi stupende, la prima era:

"A volte, le situazioni avverse sono necessarie per consentire alle persone di dare un nuovo corso alla loro vita. I miracoli accadono sempre, il problema è che non ce ne rendiamo conto".

Mentre la seconda frase molto più importante e significativa era:

"Dio sente tutto quello che accade a ogni singolo uccello e lo stesso vale per noi:quando succede qualcosa che ci causa dolore, noi sentiamo solo una parte di quel dolore. Il resto lo sente Dio e lo allontana da noi".

Immaginate quanto ci ama Dio e come dimostrazione ci ha mandato Gesù, la prova concreta che è la via per la salvezza e la gioia.
Non mi voglio dilungare troppo anche se è un concetto molto interessante e dal quale si possono trarre molti spunti e riflessioni che spero di fare in seguito.
Che il Signore vi benedica e protegga e nel caso non riesco a passare auguro un sereno fine settimana.

giovedì 29 agosto 2013

Educazione religiosa.


Buon tardo pomeriggio,
ero indecisa se scrivere oggi poi ragionando su tema dei figli (lunedi la mia prima bimba inizia il primo anno di asilo) credo che un piccolo accenno riguardo l'educazione dei figli oggi ci vuole.
Come poter insegnare ai nostri figli la fede cattolica? quale è il metodo migliore??
L'ESEMPIO!!
Esatto, una cosa semplicissima e spontanea, il semplice esempio che viene dal cuore e dalla nostra immensa e reale fede vissuta in ogni attimo con gioia.
Sono cresciuta in una famiglia che la fede la viveva "perchè lo fanno tutti", andava a messa solo a Natale e Pasqua e obbligava me e mio fratello invece ad andarci ogni settimana.
Se i genitori per primi non vanno a messa, come possono i figli vivere bene la fede e a non vederla come un obbligo e soprattutto quasi priva di significato?
Io nonostante tutto ci andavo abbastanza volentieri, partecipavo alle recite, cantavo nel coro della chiesa, poi una volta cresciuta e introno ai 13 anni ho abbandonato tutto appunto perchè non avevo alla base qualcosa di reale e solido che potesse farmi mantenere la fede salda.
Continuando comunque a studiare il cattolicesimo per conto mio sono passati molti anni e con il tempo mi sono costruita da sola le basi per una fede salda e che viene dal cuore, nonostante percorsi religiosi molto diversi hanno fatto parte della mia vita.
Anche i genitori di mio marito nonostante l'esempio non gli hanno trasmesso quella fede salda, allora perchè nonostante l'esempio in casa e il loro andare a messa ogni settimana non hanno trasmesso nulla ai figli?
Perchè era un "esempio vuoto" loro hanno molta fede ma non la sanno trasmettere e quindi hanno imposto la loro fede senza entusiasmo dicendo che se non andavano a messa era sbagliato, era peccato etc, ma non hanno mai spiegato che andare a messa è un incontro con il Signore, e attraverso l'eucarestia siamo un tutt'uno con Lui, che la fede è gioia immensa e non tristezza e un "dovere vuoto".
Queste cose le ho capite con il tempo e anche mio marito poichè stiamo facendo un percorso insieme, avendo riscoperto la gioia dell'incontro con Cristo, la gioia di essere cristiani, la gioia della preghiera che speriamo di trasmettere ai nostri figli anche se ora sono ancora piccoli.
Il pregare con i figli con il sorriso, spiegare loro che il Signore è misericordioso e non ci abbandona mai, che nonostante i nostri sbagli ci è sempre accanto per aiutarci a rialzarci anche nei momenti peggiori.
Non a caso abbiamo comunque scelto un asilo cattolico per la piccola, la fede deve principalmente essere trasmessa in casa ma ci deve anche essere un supporto esterno come in questo caso la scuola dell'infanzia a base cattolica per poter proseguire anche fuori casa ciò che noi le stiamo già trasmettendo.
Non mi dilungo ma tornerò sull'argomento a breve.
Che il Signore vi benedica.

mercoledì 28 agosto 2013

Perdita di una persona cara.

Buon pomeriggio,
questo argomento preferivo esporlo una volta sola ma avendo appena letto un pezzo di Sant'Agostino riguardo la morte ne approfitto per scrivere un piccolo pensiero.
5 mesi fa ho perso improvvisamente mia nonna, aveva 80 anni e pensavamo sarebbe vissuta ancora molto ma non è stato cosi, portata in ospedale un sabato mattina per dei banalissimi esami del sangue è morta dopo poco più di 24 ore e ancora non ne sappiamo il motivo.
Ricoverata per accertamenti, già la sera l'ho dovuta imboccare io, cosa assurda dato che viveva la sola e fin dalla mattina stessa si era vestita e fatto colazione da sola.
Dopo innumerevoli solleciti per vedere un medico alle 20.00 della domenica  ce la spostano in terapia intensiva, alle 21 ci dicono che è grave non si sa per quale motivo, e ci dicono di andare a casa...
A mezzanotte ci chiamano che è in coma e sta per morire, alle 00.15 sono già in ospedale a tenerle la mano e poco dopo arrivano anche mio fratello e mia madre... alle 2.05 è morta...
Per quelle due ore ho detto ave maria e padre nostro all'infinito, a rotazione senza sosta, non ho chiesto che guarisse, ho chiesto che fosse fatta la volontà di Dio e in questo caso anche quella di mia nonna.
Ha sempre detto che il giorno che fosse entrata in ospedale ne sarebbe uscita  in una bara ed è ciò che è successo, lei lo sapeva, se lo sentiva, aveva accanto le 3 persone che amava di più, ha riconosciuto i miei figli poche ore prima e ora si trova con il marito che tanto amava e che l'ha resa vedova a soli 49anni.
Ne ha passate tante nella vita,ha sofferto molto e penso che non meritava di morire ora, solo 2 settimane dopo è nata la 3°nipotina (figlia di mio fratello) e la voleva tanto vedere.... anche se l'unica cosa che mi rincuora è il fatto che non si sia resa conto e non abbia sofferto.
Non ce l'ho affatto con il Signore, da un lato credo che sia stato lui a "suggerire" a mia madre di portarla in ospedale altrimenti magari avrebbe rischiato di morire in casa da sola, poi non smetterò mai di ringraziarlo per averci dato la possibilità di starle accanto fino all'ultimo respiro, le abbiamo tenuto la mano fino alla fine, pregando per lei e spero abbia sentito la nostra presenza e tutto il nostro immenso amore.
Mi manca immensamente e ancora non mi rendo conto che non potrò più abbracciarla, non mi chiamerà più con le sue telefonate infinite dove mi ripeteva sempre che era felice che le assomigliassi tanto e mi ringraziava ogni volta perchè l'anno scorso nonostante fossi incinta ho voluto assistere alla tumulazione di mio nonno nonostante non lo avessi conosciuto..
Ultimamente andavo poco a trovarla ma con i due bimbi piccoli, il secondo nato ad ottobre prematuro e con il freddo che faceva non uscivo mai di casa e ora ho mille rimpianti ma non si può tornare indietro.
Anche queste perdite, nonostante fanno immensamente male, ci devono avvicinare ancora di più al Signore; ora penso che è con Lui, con mio nonno ed è felice, ci è accanto e ci protegge.
Nei momenti peggiori, in cui mi manca di più leggo un pezzo di Sant'Agostino che mi ha consigliato un'amica.


La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. 
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
 Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo 
affettuoso che hai sempre usato. 
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
 Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. 
Prega,sorridi, pensami! 
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: 
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
 Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
Solo perché sono fuori dalla tua vista? 
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. 
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

martedì 27 agosto 2013

Santa Monica.



Oggi si celebra la memoria di Santa Monica, madre di Sant'Agostino, patrona delle donne sposate, delle madri e delle vedove.
Un grande esempio di madre e moglie, chiediamo di poter essere come lei nella fede e nella perseveranza che con la preghiera e l'esempio possiamo trasmettere ai nostri figli la fede nel Signore.

Nacque a Tagaste, antica città della Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Madre di Agostino d'Ippona, fu determinante nei confronti del figlio per la sua conversione al cristianesimo. A 39 anni rimase vedova e si dovette occupare di tutta la famiglia. Nella notte di Pasqua del 387 poté vedere Agostino, nel frattempo trasferitosi a Milano, battezzato insieme a tutti i familiari, ormai cristiano convinto profondamente. Poi Agostino decise di trasferirsi in Africa e dedicarsi alla vita monastica. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre, che si svolgevano nella quiete della casa di Ostia, tappa intermedia verso la destinazione africana, ricevendone conforto ed edificazione; ormai più che madre ella era la sorgente del suo cristianesimo. Monica morì, a seguito di febbri molto alte (forse per malaria), a 56 anni, il 27 agosto del 387. Ai figli disse di seppellire il suo corpo dove volevano, senza darsi pena, ma di ricordarsi di lei, dovunque si trovassero, all'altare del Signore. (Avvenire)
Patronato: Donne sposate, Madri, Vedove
Etimologia: Monica = la solitaria, dal greco
Martirologio Romano: Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa. 

lunedì 26 agosto 2013

Pregare solo per chiedere?


Buon pomeriggio,
oggi voglio parlare della preghiera, cercherò di essere piuttosto sintetica ma allo stesso tempo esprimere al meglio questo concetto.
Nel dizionario si trova la definizione di preghiera: "rivolgersi a Dio o ad altre figure sacre con la mente o con parole, al fine di implorarne l'aiuto".
Stando alla definizione quindi si dovrebbe pregare solo con il fine di implorare Dio o altre figure (anche i Santi), per chiedere qualcosa.
Siamo abituati a ciò, di solito preghiamo per i nostri cari, perchè magari un colloquio possa andare bene, oppure per la salute e cose del genere e cosi infatti ce lo dice Dio nella Bibbia
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Poichè tutti coloro che chiedono riceveranno, tutti coloro che cercano troveranno, a tutti coloro che bussano verrà aperto."(Matteo. 7,7-11)
Io stessa prego principalmente per i miei figli, la mia famiglia, perchè il Signore ci aiuti e guidi nella fede oltre che chiedere la grazia di poter vedere crescere i miei figli, ma ad un certo punto mi sono sentita quasi a disagio perchè mi sono resa conto che continuavo a chiedere ma non ringraziavo mai il Signore per tutto ciò che faceva per me.
Dopo averci pensato e realizzato che effettivamente capitava raramente che ringraziassi il Signore, ho stabilito che ogni sera prima di andare a letto pregherò per ringraziarLo della giornata trascorsa indipendentemente che essa sia stata positiva o negativa.
Pregare non significa solo chiedere ma anche ringraziare, e lodare! Ci sono infatti delle preghiere di ringraziamento e lode, oppure semplicemente attraverso il cuore pichè una persona può pregare quanto vuole con "formule" già pronte ma se non sono recitate con il cuore e con fede servono a poco e niente.
La preghiera deve essere sincera, sentita nel profondo, non semplicemente detta per abitudine o per obbligo poichè si disperderebbero nel nulla e non arriverebbero a Dio.
Si può pregare in qualsiasi momento poichè non è necessario recitarle ad alta voce ma anche in silenzio, quel silenzio che può essere più potente di un amplificatore acceso al massimo.
Quindi ricordatevi ogni giorno di ringraziare e lodare il Signore per ogni attimo che viviamo, sia nel bene che nel male.

Che il Signore vi benedica e protegga sempre!

mercoledì 21 agosto 2013

Cristiani ogni istante.


Non possiamo essere cristiani part-time – scrive il Pontefice - Se Cristo è al centro della nostra vita, Lui è presente in tutto ciò che facciamo”. Papa Francesco

Da queste parole saltano alla mente svariate riflessioni riguardo la fede nella vita quotidiana, i ha la tendenza ad essere o definirsi cristiani solo per aver ricevuto il battesimo quando poi non si fa nulla per dimostrarlo nella vita, oppure si pensa di essere cristiani solo perchè si va a messa e una volta fuori dalla chiesa Cristo non esiste più.

Gesù deve essere parte integrante della nostra vita in ogni attimo, in ogni azione che facciamo e in ogni pensiero.
Solo cosi possiamo essere cristiani veri, reali, che trasmettono la fede in famiglia ma anche a chi incontriamo e tutto ciò con la gioia nel cuore.
Un'altra frase del sommo Pontefice si deve ricollegare a questa, ovvero quando dice che non si può essere cristiani "tristi" ed ha perfettamente ragione.
Credere nel Signore, avere fede e vivere da cristiano, credere nella sua infinita misericordia, che senso ha tutto ciò se si è tristi? come si può credere in tutto ciò e non gioire?
Tutto si può trasmettere con gioia perchè il Signore ci è accanto e anche nei momenti difficili non ci abbandona, aiutandoci a portare la nostra croce.
Che bello sarebbe se anche altri lontani dalla fede vedendo la nostra felicità nell'amare Cristo cambiassero strada e iniziassero a seguire il nostro esempio? iniziassero a pensare "caspita come è contenta/o di seguire Gesù, chissà come sarebbe bello se anche io fossi cosi.."
Cerchiamo di impegnarci nel trasmettere la gioia della fede, e ciò non può avvenire se siamo cristiani part-time ma solo se lo siamo ogni istante e non ci limitiamo a pregare il Signore ma soprattutto a ringraziarlo ogni giorno per ciò che fa per noi.
Ringraziarlo appena svegli in altri momenti della giornata e la sera prima di addormentarci per la giornata appena trascorsa.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore......"


Buona serata e che il Signore vi benedica.

martedì 20 agosto 2013

Tempo con i figli.


Buon tardo pomeriggio,
stamattina mi soni dedicata alla mia bimba (3 anni e 3 mesi), abbiamo lasciato a casa marito e piccolo e abbiamo fatto un'uscita solo noi due, cosa che non facevamo da molto tempo.
Con l'arrivo del fratellino purtroppo non è semplice dedicarle ancora le stesse attenzioni di prima quindi ogni a tanto ci concediamo queste uscite (una volta ogni 3/4 mesi) e devo dire che sono utilissime.
Tra un paio di settimane inizierà il primo anno di asilo quindi sarà difficile poterle fare ancora, oltretutto ne abbiamo approfittato per fare anche acquisti per l'asilo.
Eh già, il 2 settembre inizierà la scuola materna e sono decisamente agitata, lei spero non abbia problemi ad inserirsi essendo una bimba molto socievole e chiacchiera e vuole giocare con qualsiasi bambino veda in giro.
L'ho cresciuta io, niente nido o nonni quindi il distacco sarà duro ma so che è per il suo bene, abbiamo scelto un asilo dove ha anche una cuginetta e si trova bene, è cattolico quindi ho anche la certezza che la nostra fede le verrà insegnata anche all'asilo oltre che a casa quindi è una cosa decisamente ottima.
Domani inizierò a ricamarle le bavaglie e il resto è già pronto, diciamo che poi le cose da fare non mancheranno avendo a casa un altro piccoletto che ora ha 10mesi.
Ora vi lascio con una preghiera di ringraziamento.


Signore, grazie per il tuo amore,
grazie per la mano che continuamente ci tendi;
grazie perchè ci ami nonostante le nostre miserie
e la nostra ingratitudine;
grazie perchè continui ad amarci
anche quando rifiutiamo il tuo amore.

Grazie per tutti i tuoi doni,
gli affetti, la musica, le cose belle.

Grazie per il dono del tuo figlio Gesù,
che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia;
Grazie perchè Egli ha voluto restare con noi
nel Sacramento dell'Eucaristia.

Grazie per la vita eterna che hai seminato in noi;
grazie per il dono della vita, Signore.

giovedì 15 agosto 2013

L'Assunzione di Maria in cielo.


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.

martedì 13 agosto 2013

Sant'Ippolito, il patrono del mio paesello.

Oggi da noi si festeggia la memoria di Sant'Ippolito, patrono del mio piccolo paese.
Essendomi trasferita qui da quasi 3 anni, ancora non sento mia questa tradizione poichè ero abituata a "festeggiare" San Rocco, San Michele e San Martino.
Di seguito la storia di questo Santo:



Sant' Ippolito Sacerdote e martire 13 agosto - Memoria Facoltativa - m. 235

Nel 230, durante l'impero di Alessandro Severo, la cui tolleranza in fatto di religione permise alla Chiesa di riorganizzarsi, venne eletto Papa Ponziano. Ma proprio in questa parentesi di pace avvenne nella Chiesa di Roma la prima funesta scissione che contrappose al legittimo pontefice un antipapa, nella persona di quell' Ippolito, restituito da un provvidenziale martirio all'unità e alla santità. Ippolito, sacerdote, colto e austero, era giunto ad accusare di eresia lo stesso pontefice San Zefirino e il diacono Callisto, e quando quest'ultimo fu eletto papa nel 217, si ribellò, accettando di essere lui stesso invalidamente eletto dai suoi partigiani. Si mantenne nello scisma anche durante il pontificato di San Urbano I e di San Ponziano. Intanto l'imperatore Alessandro Severo veniva ucciso in Germania. Gli subentrava il trace Massimino, più duro nei confronti dei cristiani. Trovandosi di fronte a una Chiesa con due capi, spedì entrambi ai lavori forzati in una miniera della Sardegna. Ponziano rinunciò al pontificato. A succedergli fu Antero, che governò la Chiesa solo per 40 giorni. Ippolito morì nel 235. (Avvenire)

Patronato: Cavalli

Etimologia: Ippolito = che scioglie i cavalli, dal greco

Emblema: Palma
Martirologio Romano: Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina. 

lunedì 12 agosto 2013

Impossibile starne lontana.

Ritorno con un blog dopo molto tempo, varie volte ho provato a scriverne uno ma non ero assolutamente pronta dato che passavo raramente, non sapevo mai cosa scrivere e soprattutto non avevo voglia di espormi personalmente.
Qualcosa è cambiato, ho voglia di scrivere molte cose e ho aspettato molto prima di decidermi a crearne uno nuovo anche se il nome è rimasto lo stesso.
Farò ovviamente tutto a  piccoli passi e ci che è nelle mie possibilità avendo comunque famiglia e due piccoli per casa a cui badare.
Spero di poter chiacchierare con chi leggerà e passerà di qui, è si un blog ma interagire lo trovo molto costruttivo.
Parlerò della vita quotidiana e del mio essere una mamma cattolica essendo le due cose inscindibili poichè ogni nostro gesto, anche il più piccolo deve essere per il Signore e lo dobbiamo sempre ringraziare.
Non posso dire di essere una cattolica perfetta, sono un essere umano, ho una lunghissima strada di fronte a me, soprattutto avendo iniziato un percorso di conversione vari anni fa e sempre in continua evoluzione.
Che il Signore vi protegga e vi benedica.